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Berberina: che cos’è e a cosa serve

COLLABORATORE
14 Settembre 2023
Che cos’è la berberina? Dove è contenuta e a cosa serve? Scopri tutti i suoi potenziali effetti benefici.
La berberina è un’alcaloide isochinoloinico estratto da alcune piante appartenenti alla famiglia delle Berberidaceae (tra le varie, ad esempio, l'erba cinese Coptis chinensis e la più famosa Berberis aristata).

Derivato dalla medicina tradizionale cinese, l’utilizzo della berberina serviva, secondo la tradizione, a trattare disturbi dell’appartato gastrointestinale come la diarrea e la dissenteria; l’effetto antidiarroico in questi casi, si espleta con l’inibizione della secrezione intestinale, con la modulazione della motilità intestinale e infine con l’effetto riparativo sulla barriera intestinale.

Come agisce la berberina

L’azione di controllo delle dislipidemie della berberina è prodotta con un meccanismo differente da quello delle statine, che agiscono inibendo l’enzima HMG-CoA-reduttasi, un enzima essenziale nella biosintesi del colesterolo.

Il trattamento con berberina fa sì che nell’organismo ci sia una maggiore espressione in membrana di una proteina recettoriale in grado di internalizzare le lipoproteine a bassa densità (LDL o più comunemente conosciute come “colesterolo cattivo”), meccanismo che non coinvolge l’enzima HMG-CoA reduttasi.

La berberina quindi è in grado di aumentare l’espressione del recettore per le LDL ma probabilmente potrebbe ridurre la colesterolemia anche inibendo l‘assorbimento di colesterolo e aumentandone la escrezione, regolando la colesterolemia con azione quindi non statino-simile.

Berberina: utile per il controllo del colesterolo, della glicemia e del controllo del peso

La berberina ha diversi effetti positivi:
  • aumenta l’assorbimento del glucosio e del 2-desossiglucosio nei mitocondri e negli adipociti per migliorarne l’utilizzo;
  • facilita inoltre l’assorbimento del glucosio negli adipociti attraverso un meccanismo distinto dalla segnalazione dell’insulina;
  • regola anche l’espressione dei geni metabolici, portando alla soppressione della lipogenesi e all’induzione del dispendio energetico nel tessuto adiposo e nel muscolo.
La berberina pare sia in grado di attivare particolari proteine che aumentano l’espressione genica del recettore dell’insulina, migliorando il consumo di glucosio e la sensibilità all’insulina, in un modello sperimentale con diabete mellito di tipo II e migliorando la sensibilità all’insulina negli adipociti, inibendo il processo proinfiammatorio.

La berberina è un efficace nutraceutico in grado di ridurre il colesterolo sierico, i trigliceridi e il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDLc), senza influenzare i livelli sierici di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c, ossia quello buono). Il meccanismo con cui agisce non ha alcuna relazione con l’attivazione della HMGCoA reduttasi e per questo motivo può essere presa in considerazione come terapia alternativa per ridurre i livelli di LDL-c, nei pazienti intolleranti alle statine, per evitare la reazione avversa muscolare associata. La berberina può inoltre abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, che sono associati all’inibizione dell’assorbimento intestinale e modulare il metabolismo del colesterolo e l’omeostasi degli acidi biliari, per esercitare un effetto ipolipemizzante. Di conseguenza può prevenire l’obesità e migliorare l’accumulo di trigliceridi.

La berberina, nei modelli sperimentali, riduce il peso corporeo e aumenta il dispendio energetico senza un effetto significativo sull'assunzione di cibo. La berberina inibisce l'espressione degli enzimi adipogenici e fattori di trascrizione, diminuendo così la produzione di adipociti e la secrezione di leptina. Riesce inoltre a sottoregolare le espressioni di marker proinfiammatori, tra cui TNF-α, IL-6, proteina C reattiva. Inoltre, la berberina contribuisce a una solida difesa contro l’obesità, inducendo dispendio energetico e adattativo termogenesi in vivo.

La berberina mitiga il peso corporeo modulando anche la struttura del microbiota intestinale, andando ad aumentare notevolmente la produzione di batteri che producono i SCFA, tra cui Allobaculum, Bacteroides, Blautia, Butyricoccus e Phascolarctobacterium, che contribuiscono al miglioramento delle anomalie metaboliche.

I migliori integratori per una gestione ottimale del profilo lipidico e della glicemia

In Italia, come anche nel resto dei Paesi occidentali, si assiste sempre di più a un crescendo di diagnosi della cosiddetta sindrome metabolica, che per essere tale deve essere caratterizzata da almeno 3 su 5 dei seguenti fattori: obesità addominale, ipertrigliceridemia, basso colesterolo HDL, alterata glicemia a digiuno e ipertensione. Purtroppo, la presenza nonché l’associazione di tali fattori possono causare un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e diabete mellito di tipo II. Per prevenire la comparsa della sindrome metabolica bisogna sicuramente impostare un miglioramento dello stile di vita: dieta bilanciata ipocalorica insieme ad una regolare attività fisica. A compimento di ciò, i nutraceutici hanno dimostrato un ruolo additivo e/o sinergico nel migliorare il quadro di salute nei pazienti già in corso di terapia ma anche per la prevenzione nei soggetti sani ma a rischio.

Un aiuto per migliorare il profilo lipidico, glicemico e in generale per fornire un buon supporto integrativo alla dieta - soprattutto quando il calo ponderale è essenziale per il miglioramento di quadri tipo sindrome metabolica - è offerto dagli integratori per la gestione del colesterolo e della glicemia. Tra i migliori integratori per la gestione del colesterolo e della glicemia in vendita su Bestbody.it si possono trovare:
  • Colest - Colesterolo e Circolazione di BestBody.it Health: integratore alimentare con formula specifica per il mantenimento di livelli normali di colesterolo, trigliceridi e per regolare la funzionalità dell’apparato cardiovascolare, a base di berberina, riso rosso fermentato e CoQ10.
  • Bioberberina di Syform: integratore indicato come coadiuvante nella stabilizzazione di glicemia e profilo lipidico, quindi di potenziale supporto per la sindrome metabolica ma anche come valido alleato nel controllo e nella perdita di peso, a base di berberina e silimarina.

Domande frequenti

A cosa serve la berberina?

La Berberina è un estratto vegetale che presenta attività ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante, in quanto da una parte aumenta la sensibilità all’insulina e dall’altra riduce la sintesi dei trigliceridi con elevato potere ipotrigliceridemizzante.

Quali sono le controindicazioni nell’assunzione di un integratore a base di berberina?

La berberina, da un punto di vista della sicurezza sull’uomo, mostra un profilo elevato: non è epatotossica, anzi ha una funzione anti-steatosica e antinfiammatoria. Tra i possibili “effetti collaterali” ricordiamo: bruciori di stomaco, stipsi e meteorismo.

In conclusione, l’assunzione di berberina è sicura, a condizione che vengano rispettate le dosi giornaliere raccomandate e venga valutato con il medico curante che non vi siano interazioni con altri farmaci e/o integratori utilizzati.

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, hanno carattere divulgativo e orientativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata e prima di assumere integratori è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un professionista esperto di nutrizione.

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