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Cromo Picolinato: che cos’è e a cosa serve

COLLABORATORE
14 Settembre 2023
Scopri tutto quello che c’è da sapere sul cromo picoloniato: cos’è, a cose serve e quando e come integrarlo con prodotti specifici.
Il cromo picolinato è un composto del cromo - un nutriente essenziale, in particolare un oligoelemento necessario per il normale metabolismo di carboidrati, proteine e grassi - e dell’acido picolinico, un derivato metabolico naturale del triptofano.

La combinazione dell'acido picolinico con il cromo, sotto forma di cromo picolinato, migliora la biodisponibilità del cromo e, così facendo, migliora l'utilizzo e l'efficienza dell'insulina nell'uomo e negli animali.

Il cromo aumenta l'attività dell'insulina e l'integrazione alimentare con cromo è stato visto produrre miglioramenti nel metabolismo del glucosio che possono ridurre la glicemia, fattore importante per le persone con dismetabolismi.

Come agisce il cromo picolinato

Classicamente, al cromo vengono ascritte proprietà di modulazione della glicemia: tali attività, nonostante non sia ancora del tutto chiaro il ruolo molecolare, sembrano riconducibili alla capacità del cromo di agire sul segnale insulinico, potenziandolo; gli studi originali indicavano un'interazione tra cromo e recettore dell'insulina. Successivamente, le indagini molecolari e cellulari si sono concentrate sull'azione intracellulare. Il cromo, una volta entrato nelle cellule, potenzia l’attività tirosina chinasica del recettore dell’insulina.

Ulteriori indagini cellulari con composti di cromo hanno mostrato un effetto sulla traslocazione cellulare del colesterolo e del trasportatore del glucosio GLUT-4.

L'azione attivante nei confronti del recettore insulinico e la probabile capacità di migliorare il metabolismo glucidico epatico sosterrebbero ulteriormente il ruolo metabolico del cromo.

Cromo picolinato: utile per il controllo della glicemia e del peso corporeo

La base per scoprire un ruolo del cromo negli animali, sono stati i suoi effetti sulla tolleranza al glucosio e le conseguenze metaboliche della funzione insulinica compromessa. Nel 1977 è stato notato che l’infusione, in un paziente umano sottoposto a nutrizione parenterale totale, con soluzioni contenenti 250 µg di cloruro di cromo per due settimane ha abolito il fabbisogno di insulina e ha abbassato i livelli di glucosio nel sangue e di acidi grassi liberi. Il paziente è stato seguito per 18 mesi ed è rimasto sano se mantenuto con 20 µg/giorno di cromo.

L'efficacia del cromo nei pazienti diabetici, negli anziani e nei bambini malnutriti è stata riassunta nel 1993 ed è stata evidenziata la relazione tra il cromo e la sindrome X, oggi generalmente chiamata sindrome metabolica e associata a malattie cardiovascolari e diabete di tipo II. Cinque anni dopo, un’altra importante revisione ha riassunto che su 23 studi di integrazione condotti su individui con ridotta tolleranza al glucosio, tutti tranne 5 hanno dimostrato una migliore tolleranza al glucosio ed effetti positivi sui lipidi (colesterolo e trigliceridi), quando venivano somministrati 200 µg di cromo al giorno.

I trattamenti hanno aumentato l’efficacia dell’insulina, oppure migliorato il profilo lipidico del sangue. Tuttavia, i pazienti diabetici necessitavano di almeno 400 µg al giorno, perdendo cromo attraverso le urine e compensando la perdita assumendone di più dalle fonti alimentari. La risposta benefica sembrava dipendere dal grado di intolleranza al glucosio.

Per quanto riguarda gli effetti del cromo sugli stati pre-diabetici e di riduzione del colesterolo e dei trigliceridi, un recente studio prospettico ha dimostrato che livelli più elevati di cromo nei giovani adulti americani urbani erano associati a una minore incidenza di sindrome metabolica più avanti nella vita. Un’altra osservazione potenzialmente significativa è che la frequenza cardiaca è stata significativamente ridotta in seguito all’integrazione con lievito arricchito di cromo in uno studio prospettico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo su pazienti con sindrome metabolica e ridotta tolleranza al glucosio.

In un ulteriore studio clinico chiave, l’integrazione con cromo picolinato non solo ha portato alla perdita di peso, ma anche a cambiamenti favorevoli nella composizione corporea, poiché la perdita di peso è stata pari al 98% di massa grassa e solo al 2% di quella magra, garantendo così che venisse preservata la massa muscolare che purtroppo viene persa in percentuali differenti durante dei regimi ipocalorici non adeguatamente bilanciati e supportati da attività fisica.

I migliori integratori per una gestione ottimale della glicemia e del peso corporeo

Migliorare l’utilizzo dell’insulina può influenzare positivamente la composizione corporea a causa del ruolo svolto dall’insulina nella sintesi endogena di acidi grassi e trigliceridi, oltre ad aumentare la sintesi proteica muscolare. Il cromo picolinato è stato ampiamente studiato per la sua capacità di migliorare la composizione corporea e, in oltre trentacinque studi clinici sull'uomo, è stato dimostrato che – tra i vari benefici - migliora la perdita di peso, la riduzione calorica e il metabolismo dei carboidrati e del glucosio.

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Domande frequenti

A cosa serve il cromo picolinato?

Il cromo è un oligominerale essenziale coinvolto nel metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine ed è combinato con l'acido picolinico per migliorarne l'assorbimento.

Facilita l’azione dell’insulina, ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico nel diabete e la composizione corporea, aiutando a mantenere la massa magra. Inoltre, l’azione potenziata dell’insulina aumenta il tasso di assorbimento del glucosio e degli aminoacidi nelle cellule muscolari.

Quali sono le controindicazioni nell’assunzione di un integratore a base di cromo picolinato?

La sua assunzione può amplificare l’azione dell’insulina e inibire, invece, quella della levotiroxina. Dovrebbe essere altresì evitata nel caso si faccia uso di farmaci antinfiammatori non steroidei. L’assunzione per via orale e a breve termine è probabilmente sicura. È però consigliabile chiedere consulto al proprio medico prima di impiegarlo durante la gravidanza o l’allattamento e in caso di patologie organiche.

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, hanno carattere divulgativo e orientativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata e prima di assumere integratori è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un professionista esperto di nutrizione.

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